Quest'anno i corsi si sono moltiplicati... perché?
Il successo dei due corsi annuali del 2010 e 2011 , oltre ai corsi brevi primaverili, hanno confermato l'esigenza di proseguire e approfondire negli iscritti, dopo il primo anno.
Così la prossima settimana parte il Corso di Fumetto 2, per chi ha già un'idea precisa di cosa raccontare con testi e disegni, e stiamo allestendo un corso di approfondimento di sceneggiatura.
INTANTO, oggi stesso, prende il via il CORSO rivolto ai più giovani... ma ancora per due settimane è possibile iscriversi e inserirsi senza nessun problema!
YOUNGCOMICS è un corso NON per bambini, ma per ragazzi che sono appassionati e sognano di diventare fumettisti, ma che ancora frequentano le scuole e dunque hanno esigenze sia stilistiche che di tempo diverse dagli adulti (i nostri corsi hanno allievi che partono dai 20 anni per arrivare ai 50... e sì, anche a 50 anni si impara e ci si toglie la soddisfazione di fare quello che ci appassionava ma che non si è potuto seguire anni fa).
Il corso di fumetto under 19 è rivolto agli studenti e tiene d'occhio le tempistiche dell'anno scolastico, ma anche le conoscenze tecniche che un ragazzo è probabile non possieda, e invece la sua potenzialità che è molto elevata.
Diciamocelo... sono i 15 anni l'età in cui si pensa "voglio fare fumetti", è quello il momento di approfondire, senza farne una scelta strettamente professionale. Dallo studio del fumetto si può partire per diventare autori, ma anche illustratori, disegnatori, narratori per immagini (e sì, anche il cinema o i video ci rientrano)...
Per informazioni su docenti e costi potete andare sul sito: qui.
Ma un dubbio che assale molti potenziali allievi è sul modo in cui si procede nelle lezioni.
La domanda più frequente è:
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Come si impara?
Come si impara?
Ecco qui come esempio la parte di una lezione di Silvia Ziche .
• La lezione viene pubblicata sul blog-classe (strettamente riservato a iscritti e docenti).
Scritta, riccamente illustrata e arricchita da link che completano le informazioni.
ESTRATTO DA UNA LEZIONE DI SILVIA ZICHE (autrice Disney)
"Il disegno deve assolutamente essere semplice, focalizzato sul personaggio. E l’espressione del personaggio deve assolutamente essere quella giusta per la battuta che pronuncia. Lo sforzo del disegnatore deve essere focalizzato quindi tutto sulla recitazione.[...]
Vi faccio un paio di esempi. Magari le vignette in questione non sono dei capolavori, ma si capisce abbastanza bene il percorso che ho fatto per arrivarci.
Primo esempio. Dovevo fare una vignetta su San Valentino, la festa degli innamorati, per Topolino. Ho cominciato a prendere appunti sul foglio della programmazione: non sempre servono fogli bianchi, si possono prendere appunti dappertutto.
Pensavo al 14 febbraio, chissà perché mi è venuto in mente il 14 luglio, data della presa della Bastiglia. Due cose che non c’entrano niente l’una con l’altra. Aggiungiamoci il luogo comune (che tutti siete in grado di identificare): i maschi non si ricordano mai le ricorrenze. Ed ecco la vignetta.
Secondo esempio. Cercavo delle cose su Google. Su Google ci passano tutti più volte al giorno. E scommetto anche che molti di quei tutti prima o poi digitano il loro nome, per vedere cosa salta fuori. Perché lo fanno? Non dovrebbero sapere benissimo chi sono e che cosa hanno fatto? Do per scontato che questo antefatto tutti siano in grado di ricostruirlo. E così si arriva alla vignetta.
• Nello spazio commenti gli studenti possono commentare e chiedere chiarimenti all'insegnante, oltre a dialogare tra loro, rendendo la classe vivace e stimolante come una vera classe "dal vero". Il docente risponde sempre in questo spazio o con piccoli post di arricchimento.
• Chiude la lezione un'assegnazione di compiti, esercizi, simulazioni di lavoro, da consegnare in genere entro 1 o 2 settimane (i compiti si inviano via mail).
• In tempi successivi i compiti ed esercizi vengono corretti sempre nel blog-classe, con commenti scritti, ritocchi di disegno, indicazioni dell'autore. E commentati insieme agli altri allievi.
QUI sta la vera lezione e la differenza da corsi su supporti digitali o su blog gratuiti: la CORREZIONE, la revisione, il commento ad personam è quello che forma il disegnatore, lo sceneggiatore e l'autore, assieme a lezioni tecniche e teoriche sul fumetto.
Ecco un esempio di un interessante lavoro di fine anno, e un piccolo commento di revisione e, invece, un commento di Franco Saudelli per degli esercizi delle prime lezioni:
ESTRATTO DA UNA CORREZIONE di un compito - di Laura Scarpa (Coniglio Editore)
"Errore narrativo-logico: v1 e v3 hanno inquadrature identiche, mentre sarebbe normale che i personaggi andassero in direzioni opposte.
v5 le frecce in quel modo sono state tirate dal basso, da di fronte, inclinarle in modo corretto, farei meno rigida la figra di lui, bruttina la prospettiva gambe. Perché non rendere più drammatico facendolo semi-seduto curvo sulla freccia? v7, allargherei il sorriso, o segna mascella.
Attenzione, quando si spoglia ok per riccioli che escono, ma il fisico, nelle proporzioni, non deve cambiare troppo... da dove sbucheranno le ali? forse v8 dovrebbe non far vedere la schiena..."
Di questo esercizio quello che mi colpisce è l’estrema pulizia e la buona schematizzazione del tratto, due doti da vero “ fumettaro “. La vignetta è tagliata bene. Hai preparato una buona matita di base per il ripasso. Ma il personaggio è un po’ piccolo.
Posizionalo così.
E poi in fase di ripasso cerca di alternare l’uso del righello con la mano libera. Ho visto che hai tracciato tutte le linee col righello perciò hai già una buona base. Ora vai anche sopra con la mano libera dove ti senti più sicuro, magari sulle linee corte. Hai fatto un buon esercizio, anche se la vignetta non coinvolge dal punto di vista della narrazione.
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