La scuola sta diventando importante oggi più che mai. Perché la Scuola Pubblica sta mostrando segni di corda, è poco protetta e poco protegge.
Ma la scuola non ha solo un valore professionale diretto, insomma un utilizzo pratico e immediato. Il titolo di studio non garantisce, è quello che si è appreso che può farlo.
Però, coem dicevo, il senso della scuola, il primo senso, è l'apprendimento, per se stessi.
Questo porta anche all'altro, ma è un ulteriore discorso.
Venerdì a Bologna si è aperto un Festival sulla scrittura, a inizio lavori un bell'incontro tra alcune scuole di scrittura in Italia. Storiche, recenti, famose, in crescita... e c'eravmo anche noi, rappresentati da Massimiliano De Giovanni (docente di sceneggiatura) e Laura Scarpa (direttrice e docente di fumetto). Ma siccome siamo curiosi abbiamo rubato qualche immagine e qualche parola a chi presentava scuole e parlava del mestiere di scrivere, dove si scopriva che sempre di più scrittura non è solo il romanzo, o il saggio, ma è giornalismo, narrazione, fumetto, cinema e anche videogiochi!
E dove tutto va scambiandosi e toccandosi e interagendo, ecco che i linguaggi balzano da un medium all'altro.
E mentre cadono almeno questi confini, ci siamo conosciuti di persona e chissà che non ne nascano cose interessanti.
Un piccolissimo assaggio in questo video.
martedì 20 novembre 2012
mercoledì 24 ottobre 2012
Corsi YOUNG COMICS
La prima lezione è iniziata per gli studenti del primo anno di FUMETTO e di SCENEGGIATURA!
I ritardatari possono però iscriversi ancora per qualche giorno, visto che le lezioni restano online e quando seguirle è a libera scelta!
Per ora sollecito e racconto un po' meglio i corsi per giovani QUI.
Chi ha tra i 1 e i 18 anni è impegnato con la scuola, e dunque ha esigenze diverse anche da chi è impegnato, ma con il lavoro... Dunque il corso giovani non tratta gli studenti da "bambocci" a cui far passare il tempo disegnando.: "Come fai fai bene". Ma snellisce il corso adulti, cercando meno tecnologismi e più riflessione sul mezzo e il suo uso.
Inoltre i riferimenti sono adeguati alle letture attuali, e con riferimenti dal fumetto d'autore, al fumetto italiano popolare di vari generi, al manga... come insegnanti troviamo anche, infatti, Keiko Ichiguchi, autrice giapponese ormai da anni in suolo italiano, e Massimo Dall'Oglio, italiano ma mangaka.
Approccio al disegno, e al colore, certo, ma soprattutto i primi passi nella narrazione, dalla costruzione del personaggio, all'ambiente, allo sviluppo del racconto, alla creazione di mondi o di semplici racconti...
Guardate un po' di studenti dell'anno scorso, che bravi!
I ritardatari possono però iscriversi ancora per qualche giorno, visto che le lezioni restano online e quando seguirle è a libera scelta!
Per ora sollecito e racconto un po' meglio i corsi per giovani QUI.
Chi ha tra i 1 e i 18 anni è impegnato con la scuola, e dunque ha esigenze diverse anche da chi è impegnato, ma con il lavoro... Dunque il corso giovani non tratta gli studenti da "bambocci" a cui far passare il tempo disegnando.: "Come fai fai bene". Ma snellisce il corso adulti, cercando meno tecnologismi e più riflessione sul mezzo e il suo uso.
Inoltre i riferimenti sono adeguati alle letture attuali, e con riferimenti dal fumetto d'autore, al fumetto italiano popolare di vari generi, al manga... come insegnanti troviamo anche, infatti, Keiko Ichiguchi, autrice giapponese ormai da anni in suolo italiano, e Massimo Dall'Oglio, italiano ma mangaka.
Approccio al disegno, e al colore, certo, ma soprattutto i primi passi nella narrazione, dalla costruzione del personaggio, all'ambiente, allo sviluppo del racconto, alla creazione di mondi o di semplici racconti...
Guardate un po' di studenti dell'anno scorso, che bravi!
CAM |
CAM |
CC |
CC |
ORTS |
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GIL |
martedì 16 ottobre 2012
A come Alberi e come Allievi
Emiliano Cuminetti ha mandato questo bell'albero con bambina.
La scena crea un rapporto tra personaggio e pianta, un rapporto evidente, protezione e nascondiglio, forse gioco o timidezza.
La tecnica a matita, piena di grigi e segni (poco adatta poi alla stampa, come gusto più che come riproducibilità, aiuta e rende sicura la ricerca.
Molto bello l'albero, capito, studiato dal vero e con sensibilità. Ben reso anche il gesto della bambina, la mano che appoggia (che ho un po' evidenziato pulendola, ne valeva la pena).
Qualche annotazione, il volto della bambina è reso bene, ma un po' assimmetrico e adulto, gli occhi appaiono dilatati, il disegno è senz'altro piccolo, ma bisogna curare lo stesso facce e espressioni.
Suggerisco di sovrapporre l'albero anche alla gamba-piede e di lavorare un po' sulla luce, di modo che la bambina sia nell'ombra dell'albero e per dare maggior volume alla pianta, posizionandola nello spazio, nell'aria.
Un vero errore è la base che sta dietro. Storta la linea di orizzonte? la base di un muro? che cosa fa terminare bruscamente il terreno proprio dietro ai piedi e alle radici. Togli la linea netta, sfoca il terreno, oppure arricchiscilo di elementi che ne diamo la profondità e anche la caratterizzazione.. Piccoli "trucchi" e attenzioni che valorizzano un buon disegno. Fanno la differenza.
Bene, so che altri disegni sono in arrivo...
Ricordate che per i corsi sono ancora aperte le iscrizioni (basta scrivere alle mail qui a lato nel colonnino), ma l'inizio è alle porte.
Illustrazione e i corsi Big partiranno da novembre.
A Lucca comics ci saremo, anche con due incontri e allo stand... ne parliamo prossimamente!
lunedì 15 ottobre 2012
Allievo a colori...
Molto bella quest'immagine di ELISABETTA (futura allieva al corso di illustrazione che parte a novembre).
Un paio di osservazioni... Il picchio resta isolato e questo è un bene, alla fine è il punto centrale della scena, lo avevi previsto?
Il bambino èinterpretato in modo un po' sommario, mentre la luce e le linee delle betulle raccontano un'ora del giorno, una stagione, il bambino ha un'ottima scelta cromatica, armoniosa ma che lo stacca dagli alberi, però torso e braccia (e zainetto) sono troppo appiattiti e rigidi sul foglio. Così non c'è il personaggio con i suoi sentimenti, diciamo che poteva essere reso meglio studiando la gestualità.
IUltima not: le parole che corrono lungo gli alberi hanno un bellisismo effetto grafico,brava! Ma volevi dare l'idea che le macchie delle betulle fossero come occhi? Lo dici a parole ma l'immagine non mi pare lo evochi. Non so che cosa volessi ottenere, ma te lo faccio osservare, in modo che ci pensi.
Mi complimento per la "luce" che pervade la scena e che è importante e non facile da ottenere con i colori.
A presto!
Nessun altro osa provare a fare il "compito in classe"?
Intanto le classi di fumetto 1 e sceneggiatura 1 hanno aperto oggi, ma le lezioni inizieranno mercoledì! Siete ancora in tempo a iscrivervi, perché la scadenza delle iscrizioni è per fine mese, essenso la lezione 2 prevista dopo 15 giorni.
Un paio di osservazioni... Il picchio resta isolato e questo è un bene, alla fine è il punto centrale della scena, lo avevi previsto?
Il bambino èinterpretato in modo un po' sommario, mentre la luce e le linee delle betulle raccontano un'ora del giorno, una stagione, il bambino ha un'ottima scelta cromatica, armoniosa ma che lo stacca dagli alberi, però torso e braccia (e zainetto) sono troppo appiattiti e rigidi sul foglio. Così non c'è il personaggio con i suoi sentimenti, diciamo che poteva essere reso meglio studiando la gestualità.
IUltima not: le parole che corrono lungo gli alberi hanno un bellisismo effetto grafico,brava! Ma volevi dare l'idea che le macchie delle betulle fossero come occhi? Lo dici a parole ma l'immagine non mi pare lo evochi. Non so che cosa volessi ottenere, ma te lo faccio osservare, in modo che ci pensi.
Mi complimento per la "luce" che pervade la scena e che è importante e non facile da ottenere con i colori.
A presto!
Nessun altro osa provare a fare il "compito in classe"?
Intanto le classi di fumetto 1 e sceneggiatura 1 hanno aperto oggi, ma le lezioni inizieranno mercoledì! Siete ancora in tempo a iscrivervi, perché la scadenza delle iscrizioni è per fine mese, essenso la lezione 2 prevista dopo 15 giorni.
giovedì 11 ottobre 2012
Altri esercizi belli
Un allievo , che si è appena iscritto al corso (che inizierà la prossima settimana... ma tranquilli, la prima lezione disterà dalla seconda due settimane, per permettere a tutti di ambientarsi... anche ai ritardatari), manda intanto gli esercizi per questa lezione free...
E anche qui ottimi risultati!
Spero che manteniate la qualità dimostrata da tutti in questi alberi con umani... ho trovato fin'ora sempre sensibilità e cura.
VIGIOR
Bellissimo bonsai e vignetta surreale.
L'albero è "vero" e giapponese, ben costruito, ricco di dettagli, le figure sotto sono espressive anche se piccolissime. Molto bene. Ti suggerisco di stare più attendto con i grigi, se li usi sia per colore che per chiaroscuro , non buttrali là di fretta. La parte alta dell'albero era da subito ottima, così mi ha suggerito di stimolarti a mantenere quella qualità anche sotto. Le ombre dei rami e delle foglie e evidenziare il piano di appoggio e le due figure. Basta davvero poco!
Poi mi chiedi se rompi inviando un secondo esercizio. Spero che tu "rompa" così anche durante il corso! :)
scena sentmentale e delicata, bella idea e belal espressione del personaggio, ma hai fatto un errore abbastanza classico. Pur ritraendo il vecchio con dovizia di elementi clasici identificativi e un invecchiamento accentuato, l'hai fatto sedere come un bambino. Un vecchio che siede a terra non stende le ginocchia, stendere le gambe procura una tensione difficle anche in piedi, peggio seduti con trazione della schiena. Provaci, non è una posa molto naturale dopo i 12 anni, ma certo ci risucirai s evuoi una sensazione di straching ;). Perciò la schiena meno dritta e meno aderente all'albero (l'abbiamo già detto) e il collo meno lungo e tso in alto, le spalle e il collo si incurvano in avanti con l'età.. Poiché la poesia sta nelel bole che lui guarda salire, falle salire. Queste bolle pesanti tolgono il senso del messaggio e non incontrano il suo sguardo. Un buon bozzetto da rielaborare. Bella mano cmq.
Vi ricordo che per iscriversi basta scrivere a questa mail inviando qualche proprio disegno o testo (nel caso del corso di sceneggiatura) per chiedere l'ammissione (è sufficiente dimostrare di avere alcune basi o capacità). Successivamente si paga attraverso CC bancario. I corsi sono completamente online e li seguitte da casa vostra! A tutte le ore, a tutte le età :)
E anche qui ottimi risultati!
Spero che manteniate la qualità dimostrata da tutti in questi alberi con umani... ho trovato fin'ora sempre sensibilità e cura.
VIGIOR
Bellissimo bonsai e vignetta surreale.
L'albero è "vero" e giapponese, ben costruito, ricco di dettagli, le figure sotto sono espressive anche se piccolissime. Molto bene. Ti suggerisco di stare più attendto con i grigi, se li usi sia per colore che per chiaroscuro , non buttrali là di fretta. La parte alta dell'albero era da subito ottima, così mi ha suggerito di stimolarti a mantenere quella qualità anche sotto. Le ombre dei rami e delle foglie e evidenziare il piano di appoggio e le due figure. Basta davvero poco!
Poi mi chiedi se rompi inviando un secondo esercizio. Spero che tu "rompa" così anche durante il corso! :)
Vi ricordo che per iscriversi basta scrivere a questa mail inviando qualche proprio disegno o testo (nel caso del corso di sceneggiatura) per chiedere l'ammissione (è sufficiente dimostrare di avere alcune basi o capacità). Successivamente si paga attraverso CC bancario. I corsi sono completamente online e li seguitte da casa vostra! A tutte le ore, a tutte le età :)
martedì 9 ottobre 2012
Un altro albero cresce...
« Sono timido ma... ci provo anch'io, dai :) dopo una sera passata a fotografare alberi mi sono soffermato su un alberello abbastanza giovane in un parco, il "pastore" dovrebbe essere seduto su una radice sporgente, comunque lui l'ho aggiunto ispirandomi alla mia terra, la Sardegna. Spero di non essere "bocciato" troppo rudemente :D »
Il che dimostra che chi ha più paura più spesso è fra i migliori...
Guardate quanto è bello quest'albero... la serata a guardare e fotografare sicuramente è servita, forma aderente al reale, buona sintesi e figura piazzata correttamente sotto. Fin qui le questioni tecniche (e una buona tendenza linea chiara).
Il che dimostra che chi ha più paura più spesso è fra i migliori...
Guardate quanto è bello quest'albero... la serata a guardare e fotografare sicuramente è servita, forma aderente al reale, buona sintesi e figura piazzata correttamente sotto. Fin qui le questioni tecniche (e una buona tendenza linea chiara).
La
chioma è rimasta bloccata dal bordo del foglio, peccato... ma l'hai resa con
una bella sintesi d'insieme, un po' affrettata l'erba in secondo piano, ormai
ti eri rilassato e avevi finito l'esercizio ;) L'uomo è corretto, calmo ma all'erta, la radice è fatta molto a scalino... che fortuna! ;)
La cosa che mi colpisce e rapisce... non so se la notate anche voi, è la luce e la rotondità di quei rami. Raramente i disegnatori riescono a rendere la tridimensionalità senza tratteggi, ombre o trucchi. Il ramo più contorto è davvero molto bello, se lo fissate comunica emozioni. Evidentemente hai Guardato e Capito!
Sono contantissima dei vostri esercizi.
Certo, un albero non fa un fumetto, ma è un buon punto per cominciare a entrare in rapporto con la realtà e costruirci una storia...
Bravissimo McKnife, che aspetti a disegnare di più?
Domani un altro albero in arrivo... anzi, una vera vignetta... non perdetevela!
lunedì 8 ottobre 2012
secondo allievo (quasi)
Si presenta Alice, pronta già a iniziare il suo corso di illustrazione a cui è iscritta. Scalpita (che bello!) e così dunque invia già degli esercizi: quelli della lezione free appena pubblicata...
Scrive Alice: «Dunque: questa mattina me ne sono stata al parco a disegnare tutti gli alberi che c'erano intanto che mio marito ce la metteva tutta per non far avvicinare il nostro piccolo Mattia a farmi disegnare in pace !!!
Ti mando solo due schizzi ovviamente, dove ho potuto mettere l'albero in rapporto con la persona.
Nel primo schizzo l'albero è un sughero.. nel secondo schizzo (nel quale non avevo matita, mi scuso :) non sò il nome ma era grandissimo e bellissimo.
Non vedo l'ora di sapere.... certo che mi manca proprio l'esercizio di far scorrere la mano.. anche solo dopo un'oretta che disegnavo sentivo già meglio la mia mano!»
E infatti, se il secondo invio è anche il secondo esercizio la mano si è davvero sciolta! Ma se anche così non fosse, la sicurezzae la conoscenza si acquistano proprio disegnando.
Perciò allievucci futuri, sappiate che i corsi sono dosati per chi lavora e ha impegni, ma si richeide comunque sforzo e un po' di impegno di tempo... le lezioni servono se poi ci lavorate su e fate gli esercizi... sì, come quelli che stiamo pubblicando :)
Alice
Il sughero
Buono studio dal vero, mi lasciano dei dubbi la proporzione tra figura e albero, un sughero così basso (ma non sottilissimo)... ne sei sicura? E senza rami grossi che partano dal tronco? È strano, come si evince dalla foto. Dunque nella correzione rivedrei un po' i rami, ma facendola mi sono accorta dell'errore che dava davvero fastidio: il ragazzo è seduto con il sedere che coincide esattamente con la linea base del tronco, appare perciò bidimensionale e incollato all'albero. Seppur se appoggiato devi considerare la profondità del bacino umano, e anche quella del tronco. Ecco che il disegno acquista credibilità con un semplice colpo di gomma (poi ho ridotto un po' il ragazzo, che mi pareva proprio enorme se si alzava in piedi...)
L'albero
Al contrario questo schizzo a penna, sebbene approssimativo, rende esattamente l'idea del rapporto uomo (o ragazzo) e albero), magari l'albero era ancora più grande, chissà, ma la resa è quello che conta, quello che il disegno comunica. L'albero si identifica, non è generico, ha una forma sua propria, sta nello spazio (anche grazie alle ombre accennate) e anche energia, e così il pupazzetto molto accennato, acquista senso in rapporto, anche con quella specie di carretto. Bello!
Scrive Alice: «Dunque: questa mattina me ne sono stata al parco a disegnare tutti gli alberi che c'erano intanto che mio marito ce la metteva tutta per non far avvicinare il nostro piccolo Mattia a farmi disegnare in pace !!!
Ti mando solo due schizzi ovviamente, dove ho potuto mettere l'albero in rapporto con la persona.
Nel primo schizzo l'albero è un sughero.. nel secondo schizzo (nel quale non avevo matita, mi scuso :) non sò il nome ma era grandissimo e bellissimo.
Non vedo l'ora di sapere.... certo che mi manca proprio l'esercizio di far scorrere la mano.. anche solo dopo un'oretta che disegnavo sentivo già meglio la mia mano!»
E infatti, se il secondo invio è anche il secondo esercizio la mano si è davvero sciolta! Ma se anche così non fosse, la sicurezzae la conoscenza si acquistano proprio disegnando.
Perciò allievucci futuri, sappiate che i corsi sono dosati per chi lavora e ha impegni, ma si richeide comunque sforzo e un po' di impegno di tempo... le lezioni servono se poi ci lavorate su e fate gli esercizi... sì, come quelli che stiamo pubblicando :)
Alice
Il sughero
Buono studio dal vero, mi lasciano dei dubbi la proporzione tra figura e albero, un sughero così basso (ma non sottilissimo)... ne sei sicura? E senza rami grossi che partano dal tronco? È strano, come si evince dalla foto. Dunque nella correzione rivedrei un po' i rami, ma facendola mi sono accorta dell'errore che dava davvero fastidio: il ragazzo è seduto con il sedere che coincide esattamente con la linea base del tronco, appare perciò bidimensionale e incollato all'albero. Seppur se appoggiato devi considerare la profondità del bacino umano, e anche quella del tronco. Ecco che il disegno acquista credibilità con un semplice colpo di gomma (poi ho ridotto un po' il ragazzo, che mi pareva proprio enorme se si alzava in piedi...)
L'albero
Al contrario questo schizzo a penna, sebbene approssimativo, rende esattamente l'idea del rapporto uomo (o ragazzo) e albero), magari l'albero era ancora più grande, chissà, ma la resa è quello che conta, quello che il disegno comunica. L'albero si identifica, non è generico, ha una forma sua propria, sta nello spazio (anche grazie alle ombre accennate) e anche energia, e così il pupazzetto molto accennato, acquista senso in rapporto, anche con quella specie di carretto. Bello!
venerdì 5 ottobre 2012
PRIMO ALLIEVO (quasi)
Cioè il primo esercizio del compito dato nella lezion prova... ecco l'ottimo risultato di Elena Grossini, che ha 25 anni e lavora. Si occupoa di contabilità in un'azienda, ma ha davvero una buona mano. INoltre, cosa che non capita spesso, il suo esercizio è fatto attraverso l'osservazione, la copia, lo studio della realtà. Vari piccoli errori, cose da curare meglio e da dettagliare in un secondo passaggio, prima di china e/o colore.
Intanto guardate che bella immagine e le correzioni o incertezze che segnaliamo:
.
L'albero è certo un geso, uno dei pochi alberi i cui rami partano improvvisi e fitti, meglio dettagliare con più precisione l'attacco dei rami e anche le radici, un po' sommarie.
Bella la posizione della ragazza, più cura nei piedi (elemento molto difficile, che nel corso insegna tra le varie cose il grande Franco Saudelli), il braccio destro ha una bella postura, ma va curato di più, inoltre è più lungo (se steso) del braccio sinistro. Il seno sinistro è sceso troppo, la mano deve appogggiare più chiaramente per reggere il corpo. Il volto è espressivo, il volume è indovinato, ma va solo dettagliato meglio. Probabilmente il disegno è un po' piccolo e la punta della matita poco aguzza.
Davvero un ottimo lavoro, non hai fatto scuole di disegno? Se è così pensaci, coltiva o con corsi o con studio sui libri, questa arte, fumetto o illustrazione che sia, non smettere di disegnare!
Se in questa scuola dessimo voti, saresti sopra l'8! Invece ti meriti solo un bel :)
Intanto guardate che bella immagine e le correzioni o incertezze che segnaliamo:
.
L'albero è certo un geso, uno dei pochi alberi i cui rami partano improvvisi e fitti, meglio dettagliare con più precisione l'attacco dei rami e anche le radici, un po' sommarie.
Bella la posizione della ragazza, più cura nei piedi (elemento molto difficile, che nel corso insegna tra le varie cose il grande Franco Saudelli), il braccio destro ha una bella postura, ma va curato di più, inoltre è più lungo (se steso) del braccio sinistro. Il seno sinistro è sceso troppo, la mano deve appogggiare più chiaramente per reggere il corpo. Il volto è espressivo, il volume è indovinato, ma va solo dettagliato meglio. Probabilmente il disegno è un po' piccolo e la punta della matita poco aguzza.
Davvero un ottimo lavoro, non hai fatto scuole di disegno? Se è così pensaci, coltiva o con corsi o con studio sui libri, questa arte, fumetto o illustrazione che sia, non smettere di disegnare!
Se in questa scuola dessimo voti, saresti sopra l'8! Invece ti meriti solo un bel :)
mercoledì 3 ottobre 2012
LEZIONE GRATUITA (esempio)
UNA LEZIONE PER TUTTI!
Vi ricordiamo che i corsi di fumetto esistono nel primo anno BASE, Il secondo anno BIG, e il corso YOUNG, per gli studenti tra i 13 e i 18 anni.
(inoltre ci sono i corsi di sceneggiatura e illustrazione).
Vi chiedete come si svolgono le lezioni online? Ebbene ve ne postiamo un esempio e se volete fare l'esercizio ve lo commenteremo come un vero compito in classe:
CORPO E SPAZIO
Esercizio, una figura umana in rapporto a un albero, disegno solo a matita. La persona può andare in altalena (appesa ai rami) essersi arrampiata sull'albero, sedere sotto a leggere o abbatterlo con l'accetta, o stare alla sua ombra... decidete voi.
Vi ricordiamo che i corsi di fumetto esistono nel primo anno BASE, Il secondo anno BIG, e il corso YOUNG, per gli studenti tra i 13 e i 18 anni.
(inoltre ci sono i corsi di sceneggiatura e illustrazione).
Vi chiedete come si svolgono le lezioni online? Ebbene ve ne postiamo un esempio e se volete fare l'esercizio ve lo commenteremo come un vero compito in classe:
CORPO E SPAZIO
Disegnare dal
vero è sempre importante, ricordatevelo… d’altra parte è la base per
osservare e capire (ma non scordatevi di guardare anche i grandi
disegnatori e pittori... i GRANDI).
In
un incontro all’Auditorium Gipi ha detto: “dentro non siamo niente,
solo se guardiamo, capiamo, badiamo a quello che sta fuori di noi
potremmo fare qualcosa!”.
Torniamo alla frase
Che cosa vuol dire Gipi?
Che
se noi disegniamo solo un nostro pensiero questo si morderà la coda
come un serpente un po’ sciocco. Si chiuderà in un cerchio il nostro io e
i nostri pensieri.
Noi
invece ci siamo, soprattutto se guardiamo fuori di noi. Se sappiamo
guardare il mondo, allora il NOSTRO SGUARDO sul mondo dirà delle cose.
Vero è che questo fa parte di un’evoluzione. Occorre conoscere se stessi per poter guardare…
Dunque
dobbiamo da una parte esplorare noi, avere coscienza di quello che
siamo, di quello che pensiamo ecc ecc. e dall’altra aprire gli occhi.
Tutti i disegnatori sono pulcini che rompono il guscio di un uovo.
Fino
a quel momento (sia che siano rimasti a casa o che siano dei vagabondi)
hanno probabilmente osservato la realtà come un proprio corpo, un
guscio riferito a se stessi.
Disegnare vuol dire spingersi nel mondo. Ma siamo noi, noi i pulcini (o polli eheheh) che guardiamo, becchiamo, attraversiamo.
Siamo certamente la misura del mondo, nella nostra esplorazione, ma non il centro.
Quando
avevo 11 anni, in prima media, il mio professore di disegno ci fece
fare una copia dal vero. Semplice: una bottiglia (come quelle da vino…
vuota).
Ce l'avevo davanti, mi misi con cura, Io la disegnai conattenzione… Credevo!
Invece avevo disegnato la mia idea di bottiglia.
Infatti, anche se avevo curato i dettagli, la linea ecc. l’avevo disegnata così.
Il professore arrivò e mi disse: sbagliato! E mi fece vedere come avrei dovuto disegnarla se avessi copiato dal vero. E non era una regola, era il mio punto di vista quello che non avevo disegnato.
Dovevo disegnarla così, perché la vedevo così.
Infatti dal mio banco il mio occhio era di poco più basso della bottiglia.
Ecco diversi modi di disegnarla a seconda dei diversi punti di vista.
Provate
a farlo con oggetti vari.
GUARDATE.
Senza disegnare, con la macchina fotografica, col cellulare. Non importa la qualità della foto, basta che capiate come cambia il mondo con i diversi punti di vista.
GUARDATE.
Senza disegnare, con la macchina fotografica, col cellulare. Non importa la qualità della foto, basta che capiate come cambia il mondo con i diversi punti di vista.
Lo vedete, ci sono angolazioni in cui capiamo perfettamente com'è la bottiglia e altre meno...
Ora osservate.
Osservate, osservate.
Ma
quando solo guardiamo abbiamo difficoltà a VEDERE, ci sembra di aver
visto, in realtà ne abbiamo un’impressione generale, che spesso
corrisponde a una nostra IDEA dell’oggetto (come io l’avevo della
bottiglia).
Prendiamo l’esempio di un albero.
Ecco come lo disegna un bambino, ma anche un principiante (e molti autori alle prime armi, ahimè).
Non c’è invece disegnatore che non ami appassionatamente gli alberi.
Con
le mie orecchie l’ho sentitodire da Gipi, da
Vittorio Giardino e da Tanino Liberatore… e poi basta guardare i
disegni e si capisce che anche Pazienza o Moebius o altri ancora fanno
parte del gruppo “adoratori degli alberi”, Taniguchi ha dedicato una
storia intera a un olmo…
Moebius. albero come potenza della natura e mondo misterioso |
Pazienza qua si ispira al Giappone |
Pazienza: alberi come disperazione |
Sergio Toppi, alberi come antichità e origine del mondo |
Taniguchi, albero come rapporto con la natura e lo spirito |
L'albero come punto di fantasia, storia e forza |
Se
copiate dal vero, guardano e costruendo, capirete il volume e la
struttura delle cose e potrete disegnarle bene, dando loro lo spazio
giusto, il giusto rapporto le une con le altre.
Mentre
le figure inanimate stanno ferme, hanno cioè una forma e, in genere, la
mantengono, o la variano per forze esterne e loro elasticità (le stoffe, per esempio, o le corde, o le foglie) la figura umana e gli
animali si muovono e cambiano continuamente postura, addirittura si
accorciano e allungano, almeno apparentemente. Studiare quindi le
proporzioni e i volumi di una figura, vuol dire capirne scheletro,
muscoli, gestualità. Per intenderci un vecchio è diverso da un giovane o
da un bambino non solo per le rughe , ma anche per modo di stare
eretto, per tipo di movimenti eccetera.
Allora
vi posto qui qualche immagine, uno schema di riferimento… bene, non
badateci troppo. Esiste, tenetene conto, ma solo dopo aver osservato dal
vero.
scheletro: colonna vertebrale e postura. |
Proporzioni ideali, anche eroiche (ma abbastanza realistiche) |
proporzioni decisamente molto ideali, superoistiche, la testa è abbastanza piccola e il corpo slanciato e statuario... |
Questo
sia per voi la base della costruzione del corpo e di un personaggio.
Per ora restiamo a una base teorica, con questi schemini, e a quella
pratica con l'osservazione della realtà.
Potete usare qualsiasi stile, il vostro o quello che vorretste avere.
Ma PRIMA di disegnare andate fuori e guardatevi bene gli alberi.
Copiateli, prendete appunti, schizzi, foto.
POI andatevi a sfogliare i vostri fumetti preferiti e guardate come vengono disegnati i soggetti che voi state per disegnare.
Poi chiudete i libri e invetate il vostro albero. Il vostro personaggio.
Vi saluto con questo disegno di Taniguchi... un bell'esempio di figura e albero inseriti in uno spazio (ma voi disegnate solo personaggio e albero e un po' di terreno, non complichiamoci la vita!!!).
Potete inviare i vostri diegni, scansionati a 150 dpi, alla mail: corsosdf@ascuoladifumetto-online.com li vedrete qui postati con le correzioni.
Inoltre potete chiedere, commentando questo post, chiarimenti e spiegazioni.
Potete inviare i vostri diegni, scansionati a 150 dpi, alla mail: corsosdf@ascuoladifumetto-online.com li vedrete qui postati con le correzioni.
Inoltre potete chiedere, commentando questo post, chiarimenti e spiegazioni.
venerdì 28 settembre 2012
Regali e preparazione...
occhio ai corsi!
Chi vuol fare fumetti deve essere informato.. aprire gli occhi!
Tra i tanti siti di informazione afNews è tra quelli più ricchi di informazioni. Ecco che è tramite afNews che abbiamo scoperto questo sito in cui le lezioni (un po' pesanti a volte per internet) filmate, recitate, disegnate e piuttosto divertenti, ci spiegano davvero bene il rapporto tra disegno e anatomia umana, tra realtà e rappresentazione.
Ci piace segnarlo a tutti quelli che aspirano a diventare fumettisti o illustratori, anche se per molti di loro queste lezioni "realistiche" appariranno superflue. Non lo sono nemmeno se la faccia la disegnate così (che potreste diventare milionari).
Il che non significa che dobbiate prima disegnare come Michelangelo e poi fate la Pimpa, ma che la conoscenza e l'osservazione della realtà stanno alla base delel nostre più sfrenate e astratte fantasie!
Perciò aspiranti, guardate ed esercitatevi, se potete.
E disegnatori che vi siete iscritti o vi state per iscrivervi, allenatevi, scaldate i uscoli prima dlela partenza... queste lezioni free (e anche se in inglese accessibili a tutti) sono un ottimo streching e una preparazione che riprenderemo!
Leggete e informatevi
Guardate bene ...
...ma se avete dubbi scriveteci alle due mail della segreteria e della direzione: info e corsosdf
Vi ricordo che tutte le info per i corsi sono qua, sul sito a scuoladifumetto-online.com.
Che i corsi comprendono illustrazione annuale, sceneggiatura corso base e big, fumetto corso base e big.
E inoltre UN CORSO DI FUMETTO YOUNG dai 13 ai 18 anni, che comprende fumetto comics e manga!
...mentre è in preparazione il corso di Photoshop.
Non perdeteci di vista!
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