Si presenta Alice, pronta già a iniziare il suo corso di illustrazione a cui è iscritta. Scalpita (che bello!) e così dunque invia già degli esercizi: quelli della lezione free appena pubblicata...
Scrive Alice: «Dunque: questa mattina me ne sono stata al parco a disegnare tutti gli alberi che c'erano intanto che mio marito ce la metteva tutta per non far avvicinare il nostro piccolo Mattia a farmi disegnare in pace !!!
Ti mando solo due schizzi ovviamente, dove ho potuto mettere l'albero in rapporto con la persona.
Nel primo schizzo l'albero è un sughero.. nel secondo schizzo (nel quale non avevo matita, mi scuso :) non sò il nome ma era grandissimo e bellissimo.
Non vedo l'ora di sapere.... certo che mi manca proprio l'esercizio di far scorrere la mano.. anche solo dopo un'oretta che disegnavo sentivo già meglio la mia mano!»
E infatti, se il secondo invio è anche il secondo esercizio la mano si è davvero sciolta! Ma se anche così non fosse, la sicurezzae la conoscenza si acquistano proprio disegnando.
Perciò allievucci futuri, sappiate che i corsi sono dosati per chi lavora e ha impegni, ma si richeide comunque sforzo e un po' di impegno di tempo... le lezioni servono se poi ci lavorate su e fate gli esercizi... sì, come quelli che stiamo pubblicando :)
Alice
Il sughero
Buono studio dal vero, mi lasciano dei dubbi la proporzione tra figura e albero, un sughero così basso (ma non sottilissimo)... ne sei sicura? E senza rami grossi che partano dal tronco? È strano, come si evince dalla foto. Dunque nella correzione rivedrei un po' i rami, ma facendola mi sono accorta dell'errore che dava davvero fastidio: il ragazzo è seduto con il sedere che coincide esattamente con la linea base del tronco, appare perciò bidimensionale e incollato all'albero. Seppur se appoggiato devi considerare la profondità del bacino umano, e anche quella del tronco. Ecco che il disegno acquista credibilità con un semplice colpo di gomma (poi ho ridotto un po' il ragazzo, che mi pareva proprio enorme se si alzava in piedi...)
L'albero
Al contrario questo schizzo a penna, sebbene approssimativo, rende esattamente l'idea del rapporto uomo (o ragazzo) e albero), magari l'albero era ancora più grande, chissà, ma la resa è quello che conta, quello che il disegno comunica. L'albero si identifica, non è generico, ha una forma sua propria, sta nello spazio (anche grazie alle ombre accennate) e anche energia, e così il pupazzetto molto accennato, acquista senso in rapporto, anche con quella specie di carretto. Bello!
Grazieeeee!!! ch emozione! giusto giusto..le proporzioni..... devo stare attenta a tutto e non fissarmi sulle ditine delle mani o chessò io.. a presto. un abbraccio!
RispondiEliminaps. il sughero è talmente pieno di foglie che non sapevo infatti come affrontare i tronchi là sotto....grazie!
RispondiEliminaCome partenza niente male, vero? e sì, bisogna cercare le forme, le linee e il senso prima di distrarsi con i dettagli... ma pure la vita è così ^^
EliminaChe bello il secondo, che libertà e che leggerezza!
RispondiEliminaGrazie Vincenzo!!!! :D
RispondiElimina